Il Rhizome Livre è una tecnica artistica che si usa nella seduta di Arteterapia e di Musicoterapia, metodo Cre(t)a, marchio registrato. Si tratta di un piccolo libriccino artigianale, creato con varie tecniche. Il Rhizome Livre si può usare anche in laboratori espressivi con bambini e adulti, per favorire l’inclusione nel gruppo classe, per progettare un intervento preventivo, formativo o riabilitativo con diverse utenze.
Le premesse teoriche:
“Deleuze e Guattari hanno spiegato che la traiettoria del nomade attraverso lo spazio può seguire un percorso abituale ma non nel modo di strade fisse o “sedentarie” che esistono per “parcellizzare uno spazio chiuso”… I movimenti nomadi del terapista dell’arte lo portano in nuovi territori e possono creare situazioni aperte in cui le persone definiscono i loro spazi sicuri, comunicano apertamente e trovano indicazioni da una fonte o bisogno interno… I nomadi sembrano avere una facilità di apprendimento dai loro vari ambienti e, poiché non si identificano con l’ambiente attraverso una serie di convinzioni fisse su di esso, non impongono le proprie convinzioni sulle comunità con cui vengono a contatto. Allo stesso modo, molti arteterapeuti vedono il processo creativo che supporta il loro lavoro come un’esplorazione di infinite realtà possibili. In particolare per coloro che passano da una tecnica a un’altra, la pratica creativa forma traiettorie da esplorare all’interno di questi territori. … Idealmente, gli arteterapeuti sono anche simili ai nomadi per il loro coinvolgimento e il loro impegno sociale con le comunità in cui lavorano. Dovrebbero essere consapevoli dei pregiudizi dei loro orientamenti personali e di tutte le teorie esterne che potrebbero dominare le relazioni.
Una terza caratteristica condivisa sia dal nomade che dall’arteterapeuta riguarda gli spazi del loro divenire. A differenza dello spazio sedentario… lo spazio nomade è liscio e svanisce man mano che cambiano le traiettorie, come si vede in un progetto di arteterapia partecipativa, progetto che può cambiare completamente e trasformarsi lungo il percorso attraverso il pensiero collaborativo dei partecipanti. Allo stesso modo, gli arteterapeuti sono guidati da un flusso creativo che può condurli in direzioni inaspettate o diverse che richiedono una conoscenza emergente o mutevole sui costrutti sociali, la soggettività e la salute.”
Mia traduzione da un estratto di un articolo di M. Reyani, Journal of AATA
Prototipo di Rhizome Livre: Rizoma n. 1
Pubblicazione nella collana monografica Edizioni la prima radice, disponibile in pdf su: www.edizionilaprimaradice.it