Responsabilità

Gli ultimi anni sono stati contraddistinti dall’illusione che la vita possa e debba svolgersi in modo indolore. Per questo motivo è più che mai necessario sottolineare che il processo di apprendimento reciproco, nel quale conosciamo noi stessi e l’altro, per sua stessa natura si svolge in modo disarmonico e non di rado anche doloroso. Questo vale per gli adulti quanto per i bambini, ma non significa comunque che per motivi pedagogici ci dobbiamo far soffrire a vicenda. Dobbiamo solo capire che la nostra presenza a volte può essere dolorosa anche per chi ci è accanto, e dobbiamo essere disposti ad … Read MoreResponsabilità

Saggio su: laboratorio-atelier

E’ uscito il mio articolo “Il laboratorio-atelier: per una pedagogia dell’alterità” nel volume: “Educare alla vivibilità nella famiglia e nella scuola”, di Zeroseiup. Si tratta della raccolta di saggi presentati al Convegno “Eduterranatura” presso l’Università di Bolzano, nel 2018.

La musicoterapia e l’apprendimento

Possiamo considerare l’educazione al suono e l’educazione psico-motoria i veri pre-requisiti all’apprendimento, e nei casi di disturbi dello stesso, la musicoterapia e l’espressione corporea come possibilità di recupero che garantiscono contemporaneamente un deflusso dell’ansia e delle frustrazioni del bambino, consapevole dei propri deficit, collocandosi in un’area espressiva in cui è più facile rigarantire il piacere, l’aspetto ludico del vero apprendimento. S. Guerra Lisi

Attesa

“Per evitare di sostituirci al bambino con il rischio di perdere di vista le sue intenzioni e le sue modalità espressive, debbono essere concessi lunghi tempi di attesa, non in modo inerte e distaccato, non in modo ossessivamente sollecitante, ma un’attesa partecipata senza cadere nell’ansia dell’andare avanti, un aspettare insieme perché il bambino senta che non ci si aspetta una specifica cosa, ma si è sicuri di qualche cosa -comunque nuova- che lui farà accadere”. G. Boccardi

La musica e le emozioni

“Le emozioni sono intrinsecamente esperienze soggettive che coinvolgono processi di attribuzione di significati e di interazione con l’ambiente. Le esperienze danno origine a stati soggettivi complessi che costituiscono il nucleo centrale delle nostre vite e delle nostre relazioni con gli altri. La musica è stata descritta come una delle forme più pure di espressione delle emozioni. E’ caratterizzata da variazioni di intensità, ritmi, intervalli che potrebbero essere considerati come espressione di emozioni fondamentali come gioia o tristezza, ma che forse riflettono in maniera più diretta stati emozionali primari: in questo senso potremmo definire le emozioni primarie come “la musica della … Read MoreLa musica e le emozioni

Ricerca

Un ambito parallelo per certi aspetti, e per altri estremamente congruente con le artiterapie, è la ricerca in ambito filosofico. Come ricercatore indipendente amo sperimentare e confrontarmi con ambiti differenti, tenendo però al centro del mio percorso un tema univoco, il tema dell’alterità. Credo che la ricerca possa offrire strategie e risorse nel mio lavoro come arteterapeuta, perché amplia gli orizzonti, attraverso discipline composite. Qui il profilo su Academia.edu: Ho conseguito la laurea  in Filosofia nel 2001, presso l’Università di Genova, con una tesi  sul concetto di emancipazione. Ho poi svolto attività lavorativa presso case editrici specializzate in Filosofia ed … Read MoreRicerca

Sublimazione e rimozione nella creatività

Nel celebre saggio su Leonardo Da Vinci, Freud afferma che essere figlio illegittimo privò Leonardo della presenza del padre, e la madre concentrò tutte le proprie attenzioni sul bambino; per questo motivo il bimbo ebbe una maturità sessuale precoce, che lo portò ad esplorare la realtà: “l’istinto di guardare e l’istinto di conoscere furono più fortemente stimolati dalle impressioni della prima infanzia; la zona erogena della bocca ebbe un rilievo che mai in seguito avrebbe abbandonato”. Il meccanismo della rimozione impedì al giovane Leonardo di avere una vita sessuale appagante, tanto che Leonardo praticò l’astinenza: attraverso la sublimazione però egli … Read MoreSublimazione e rimozione nella creatività

Corso residenziale Artiterapie

Anche la prossima estate sarò docente nel bellissimo corso residenziale Artiterapie Cre(t)a. Il corso residenziale Artiterapie si svolge a cadenza triennale a Genova. L’edizione del 2020 sarà arricchita da lezioni anche in modalità FAD, da nuove strategie didattiche (debate e circle time). Il corso sarà di 5 giorni. Informazioni più dettagliate saranno fornite sul sito dell’associazione culturale “la prima radice”: www.arteterapiafilosofica.com

Educare al rispetto

“Avevi una percezione di te stesso come essere forte, ora invece ti senti piccolo e debole. La folla è un gigante, dal grande collettivo peso e dall’enorme capitale di esperienze, si erge ora di fronte a te, corpo unico e solidale nella sua resistenza e divisa, al contempo, in innumerevoli paia di gambe e di mani, sormontate da teste piene di idee ed esigenze segrete. Quant’è difficile per il nuovo educatore di una classe o di un internato in cui i bambini sono stati tenuti sotto eccessivo rigore; nauseati e insolenti a causa di una disciplina troppo severa, si sono … Read MoreEducare al rispetto

Pensiero: spazio dell’essere

Il pensare caratterizza l’azione umana nella propria essenza ed è connesso al desiderio di conoscenza: l’artista desidera modellare la materia secondo il proprio mondo interiore, così lo scienziato desidera conoscere le leggi del mondo penetrando col pensiero ciò che osserva. “Soltanto quando siamo riusciti a fare del contenuto del mondo il contenuto del nostro pensiero, ritroviamo il nesso dal quale noi stessi ci eravamo sciolti” (Steiner). Nel metodo Cre(t)a, il mio metodo sincretico arteterapeutico, pensiero, cura dei materiali e spazio d’ascolto si intrecciano per consentire la costruzione di un rapporto dialogico, in cui la persona possa sentirsi capace di esprimere … Read MorePensiero: spazio dell’essere

L’elemento artistico

Secondo la pedagogia di Steiner ogni insegnamento deve essere impartito attraverso l’elemento artistico. Per imparare le lettere dell’alfabeto, ad esempio, il bambino può pensare alle lettere, ma ciò comporta per lui un grande sforzo intellettuale che non è utile ad apprendere, ma solo a creare una “sclerosi”, ossia una “scissione”: infatti il bimbo non può ancora afferrare ad un livello soltanto intellettuale i segni. Occorre quindi “trovare il ponte, il passaggio” (R. Steiner). Il passaggio è appunto l’attività artistica. Attraverso l’uso delle tecniche artistiche il bambino viene accompagnato nell’apprendimento, permettendo la nascita a livello interiore della comprensione dell’alfabeto.

Corso sulla Convenzione ONU

Ieri ho concluso la frequenza del Corso multidisciplinare di perfezionamento universitario in Educazione allo Sviluppo sostenibile e diritti dell’infanzia. È stata un’ interessante occasione di aggiornamento, in cui i temi dello sviluppo sostenibile e della cura del passaggio urbano e non, sono stati centrali. Inoltre si è parlato molto del trentennale della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia, rilevandone i punti salienti e analizzando le criticità che ne impediscono un pieno adempimento.

FILART

Nell’ultimo numero della rivista online FILART è stata pubblicata l’ultima parte del mio saggio in lingua inglese sul problema della malattia nel pensiero di Michel Foucault. Pubblico qui l’abstract del saggio, che potete trovare sul sito: www.arteterapiafilosofica.com Abstract: Following the concepts and the language of a seminal work of Michel Foucault, The Birth of the Clinic, I will examine the meaning of disease in the course of time and its relations with the alterity. I will describe this relations as a deep change, and I will analyze it according to the following affinities: . 1) illness is something opposed to … Read MoreFILART

Filosofia dell’educazione tra arte e alterità

Tra i vari modelli di filosofia dell’educazione troviamo il razionalismo critico, la dialettica, l’ermeneutica, la decostruzione e la fenomenologia (Cambi 2000). I vari orientamenti concettuali hanno definito negli anni la direzionalità dell’agire pedagogico, il suo essere nella relazione e la costruzione di obiettivi specifici. La fenomenologia dischiude una prospettiva relazionale in cui la relazione smette di essere un atto oggettivizzante e diventa una sorta di universo-mondo in cui l’altro da me è nella propria alterità una presenza variabile, non definibile nè a priori nè in itinere, ma una possibilità di dialogo e di apertura. In questo senso l’educatore, il terapeuta … Read MoreFilosofia dell’educazione tra arte e alterità