I soccombenti
C’è un bel romanzo di Bernhard che si intitola Il soccombente. Soccombere è una parola che mi ha sempre affascinato molto: indica un’azione sacrificale, qualcosa di profondo, che sta al margine. Nell’età pandemica vi sono in atto grandi cambiamenti, trasformazioni sociali di grande portata, ma la stampa, i social, il mondo culturale, l’accademia, sembrano non accorgersene. Il silenzio è assordante, quando non è interrotto da terrificanti inni alla resilienza, al fatto che ”ne siamo usciti più forti”, al ”show must go on”, ecc. Tutto come prima, meglio di prima, sempre più di prima. Le cose però non stanno così. Questi …