Ricordo il nostro progetto di benessere over 60, sedute di arteterapia per persone dai 65 anni. Un progetto personalizzato per ritrovare la creatività. Che cos’è l’invecchiamento attivo: è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”. Al nodo di questa definizione le parole ”salute”, “partecipazione”, ”sicurezza”: in particolare il tema della ”partecipazione” mi sembra fondamentale. Invecchiare attivamente non significa sentirsi sempre ”giovani”, fare ciò che si faceva da ”giovani”, ma avere consapevolezza del proprio corpo che cambia, e anche della fortuna di poter invecchiare, in un mondo in cui la maggior parte della popolazione muore di stenti, di privazioni, di mancanza di cure. Partecipazione significa far circolare il proprio sapere, le proprie conoscenze per le nuove generazioni, mettersi a disposizione per creare comunità. In questo senso la creatività come espressione di sé è una risorsa sia individuale sia sociale. Riscoprire le proprie competenze, il proprio potenziale significa mettere in circolo il sapere, la cura, l’attenzione. In questo senso l’invecchiamento diventa condivisione con le nuove generazioni, in uno scambio di relazioni proficuo.