“La scrittura diviene oggetto elettivo di ricerca psicologica perché contiene, nel suo farsi e nel suo essere prodotto “finito”, tre elementi indispensabili e interrelati: il riferimento al soggetto, l’oggettività del testo scritto, che diviene alterità rispetto al soggetto che l’ha prodotta, fattore di conoscenza che acquisisce autonomia rispetto all’autore. Lo scritto implica un “tu” a cui l’ “io” si indirizza, fosse anche un improbabile lettore o un destinatario virtuale: il processo di scrittura, che appare strumento e al contempo prodotto di un’esperienza conoscitiva, che è intrinsecamente relazionale, dialogica.”
La scrittura può aiutare a elaborare il trauma perché è un dialogo con se stessi. Oltre al racconto autobiografico, ci sono altre strategie di scrittura: a partire dagli haiku, per esempio, si possono produrre piccoli componimenti e riflessioni, oppure disegni o collage di foto. Oppure leggere alcune poesie o alcuni racconti e trascrivere le parti che ci hanno colpito di più. Un momento di solitudine che aiuta a sentirci meno soli.