Continuo il lavoro sul lago montano, che ho intitolato Lavarone See. Il lago di Lavarone, caro a Freud, mi ha infatti ispirato in questi anni, con la sua luce cangiante, gli alberi che si specchiano sulla superficie immobile. Ho osservato il lago tutte le mattine per un mese, facendo foto e prendendo alcuni schizzi con i pastelli a olio. Dopo aver archiviato un po’ di materiale, ho iniziato a dipingere a olio piccole tele. Questo progetto mi dà l’opportunità di riflettere sull’elemento dell’acqua come elemento dell’inconscio: legato ai sogni, alla maternità, l’acqua è un simbolo che racchiude tanti misteri. Avevo svolto qualche anno fa un ciclo di laboratori per bambini sul tema dell’acqua, e ho scoperto così molti libri per l’infanzia che trattano dell’acqua. Al di là dei riferimenti “ecologici”, mi interessa definire come l’acqua interagisce con la luce e lo scorrere del tempo, che nel bosco, è evidente ogni giorno attraverso i cambiamenti delle foglie, degli alberi. Questo scorrere del tempo è lo stesso scorrere del nostro mondo interno? Quanto sono in accordo con l’ambiente nel mio sentire? Quanto lo specchio del lago comunica ciò che desidero vedere, ciò che amo pensare, e quanto assorbe delle mie elucubrazioni? Sembra quasi un magma cosmico, qualcosa di simile al magma di Solaris (Tarkovskij).
Rendere con il colore queste riflessioni è quindi un mio obiettivo primario in questo piccolo progetto. Dal punto di vista tecnico ho avuto l’opportunità di riflettere su due rappresentazioni pittoriche che in parte già avevo affrontato: gli alberi, i rami e l’acqua. I primi con il progetto Arte-natura ispirato alla tempesta Vaia, l’acqua invece è un tema che devo ancora esplorare attraverso la pittura. Raffigurare l’acqua attraverso le trasparenze o con velature? Dipingere con colori realistici o simili al mio modo di sentire l’acqua e la sua valenza inconscia? L’acqua non è tanto un fluido, ma qualcosa che avvolge rami, piante, pesci, una sostanza specchiante, che cambia a seconda del tempo atmosferico. Quando piove minuscoli cerchi si formano sulla sua superficie, quando c’è vento, miriadi di increspature si rincorrono veloci. Quindi l’elemento dell’acqua porta con sé moltissime variabili, cambiamenti e trasformazioni.
Inoltre questo progetto mi ha posto di fronte al problema di mantenere una certa uniformità del colore, del tratto, nei dipinti previsti (totale circa 10). Per ora ne ho realizzati 6, e sto lavorando alle foto e al libro d’artista che voglio creare dalle foto e dai disegni a pastello che ho realizzato un anno fa.