Abbiamo bisogno dei margini, per non cadere, per sapere fin dove arrivare. I limiti ci indicano la strada da seguire, i sentieri da prendere, le tortuosità da evitare o che desideriamo affrontare e così possiamo misurarci con i nostri confini, con le nostre capacità di sopportare, di comprendere, di crescere. I margini ci permettono di sopravvivere, di muoverci nel mondo. E questi margini sono persone. Persone isolate, ma non necessariamente sole. Persone che sentono, percepiscono ogni istante le trasformazioni della luce, il gioco di uno sguardo, il movimento della mano, il cadere di una foglia. Persone che osservano, che cercano di comprendere, che soffrono. I margini sono le persone che attraverso il loro dissenso quotidiano, creano una piccola, impercettibile frattura, in un sistema granitico. I margini sono persone che tentano di creare qualcosa di inedito, reale, concreto, in ogni scelta. Persone che ascoltano l’altro e si dimenticano di sé. Auguri a queste persone, che la loro lotta silenziosa continui oggi, domani, sempre.