Adolescenti e giovani sono trattati sino alla loro maturità come i bambini delle scuole elementari. A 14, 16 anni, sono ancora sottoposti al trattamento meschino dei brutti voti con i quali i professori pesano il loro lavoro: è un metodo analogo a quello con cui si pesano gli oggetti inanimati con l’aiuto meccanico della bilancia. Il lavoro è misurato come una materia inanimata, e non giudicato come prodotto della vita. Ed è da questi voti che dipende l’avvenire dello studente. In queste condizioni, gli studi costituiscono un fardello opprimente che pesa sulla gioventù, mentre dovrebbero rappresentare un privilegio: l’iniziazione alla scienza, orgoglio della nostra civiltà. I giovani cioè gli uomini del futuro, vengono modellati in uno stampo ristretto e artificiale. Che vita miserabile gli viene offerta, che castigo senza fine, quale stupida rinuncia alle loro più care aspirazioni!
Maria Montessori