Le perdite umane da quando è iniziata la pandemia sono enormi: sono stati in gran parte gli anziani a morire, la fascia di età dai settantacinque anni in su è stata la fascia più colpita.
A distanza di più di un anno dall’esplosione del Covid che cosa è successo? Le misure restrittive in zone arancioni-rosse hanno permesso un contenimento del contagio. Ma hanno chiesto grandi sacrifici alle persone, e in particolare alle persone giovani, ai bambini, alle famiglie. Andare solo a scuola, oppure andare a giorni alterni, ma non poter uscire per fare sport, per vedere gli amici, per frequentare corsi, laboratori, situazioni ricreative e aggregative, è all’origine del disagio esistenziale che sta dilagando tra bambini e adolescenti. Per i genitori non è certo più facile: alle 18 bar, negozi, ristoranti chiusi, non c’è il tempo nemmeno per un caffè dopo aver lavorato tutto il giorno, nemmeno una pizza con i propri bambini. Le famiglie si trovano ad amministrare il tempo tra il lavoro e la scuola, neppure una gita fuori porta se non hai la fortuna di avere la seconda casa. I costi della pandemia sono stati e sono terribili per i bambini, i ragazzi, le famiglie e continueranno ad esserlo, perché il debito pubblico e le ingenti infiltrazioni della criminalità organizzata che ha guadagnato dalla crisi pandemica, continueranno a crescere, e a pagare saranno i bambini di oggi.