Cre(t)a, arte e musica nella relazione d’aiuto, è il metodo originale registrato dall’associazione culturale la prima radice di cui sono socio fondatore. Di che si tratta? Si tratta di un metodo di arteterapia in ambito formativo e in ambito preventivo.
In ambito formativo Cre(t)a è un metodo che, partendo dai propri desideri di conoscenza e di approfondimento, combina gli aspetti salienti delle competenze, delle capacità, delle abilità per integrarle in un lavoro collettivo, un percorso artistico comune, una scoperta di Sè e degli altri. L’approccio alle artiterapie è filosofico-artistico: ciò significa che viene privilegiata una dimensione fenomenologica della dinamica gruppale. Ogni incontro viene svolto in gruppi non più grandi di 12 persone per i laboratori e 24 per altre attività. Questo permette di creare una condivisione autentica del percorso che vede la sperimentazione delle seguenti attività: musica, arte visivo-plastica, danza, teatro, scrittura creativa.
Particolare risalto viene dato all’elemento materico, sia in termini visuali sia in termini sonori e figurativi: Cre(t)a come la materia con cui si modellano statue, manufatti e vasellame, ma anche come l’isola del Minotauro, mito ad interpretazione psiconalitica, a simboleggiare proprio l’altra parte del metodo. L’approccio psiconalitico-filosofico consiste sia nell’uso di categorie e strategie del counseling, sia nell’approfondimento della lettura freudiana del procedimento artistico e musicale. Il metodo formativo Cre(t)a non è solo un percorso esperienziale, ma un processo di scambio reciproco, proprio perchè viene messo in luce il potenziale creativo della persona.
Il percorso è costituito da varie discipline confluenti in una traccia tematica, differente in ogni workshop e corso. Questo permette di dare unitarietà al lavoro da svolgere, di avere un riferimento concettuale uguale per tutti i partecipanti al percorso, facilitando così la verbalizzazione e la progressiva scoperta del Sè.