Venti poesie che si intrecciano alle immagini e agli echi del colore che risuonano nei testi: l’eloquenza sinestetica di Involucro si contrappone alla riproducibilità dell’opera d’arte e alla serialità intesa come valore, a testimonianza di un percorso esistenziale in cui l’espressione personale si esplica nel mondo a partire dall’alterità. Non una risposta definitiva, ma un costante interrogarsi sulla dimensione umana, temporale, finita.